lunedì 31 dicembre 2012

L'ospedale del Papa senza distributori di bevande !

L'ospedale del Papa senza distributori di bevande !

Camerette striminzite da due a sei posti letto con bagni minuscoli privi 
dell'essenziale (detergenti, mensole, appendini per gli asciugamano etc.).
Un unico servizio di ristorazione (bar) al quarto piano ( la struttura ha complessivamente 11 piani) che spolpa letteralmente - in regime di monopolio - l'intera utenza dell'ospedale, evidentemente scambiato dal gestore, per luogo di villeggiatura anzichè di cura.
Prezzi esorbitanti, servizio scadente.
Totale assenza di distributori automatici di bevande calde e fredde (acqua fresca): l'unico e solo distributore è in un angolo del piano "accettazione ricoveri-cartelle cliniche-ticket".
Costo di un caffè al distributore: euro 0,35; al bar monopolista e irraggiungibile euro 0,80: qui poi, i dolcificanti diversi dallo zucchero non sono tenuti sul banco ma bisogna chiederli al personale del bar.

Le chicche non finiscono qui: il rapporto dei reparti col servizio di radiologia è su prenotazione e del tutto simile a quello di un paziente esterno non ricoverato: tempi di attesa non prevedibili dunque, e per eseguire una banale tac di routine occorre aspettare durante la degenza.
L'anestesista è previsto per gli interventi di chirurgia endoscopica ma per accertamenti invasivi e dolorosi come gastroscopie e colonscopie viene praticata solo un blanda sedazione, non è prevista l'anestesia !
Ancora:
"E' severamente vietato per il personale medico-infermieristico accedere al bar in divisa verde" ma questa disposizione non è osservata ed abbiamo visto personale in divisa verde persino all'esterno , sulle appena otto panchine, fumare e usare il cellulare.
Questo è "un centro di eccellenza" in Italia, il Policlinico Gemelli di Roma, per la vulgata, l’ ”ospedale del Papa” e cioè del capo in terra di quella religione secondo la quale, dopo morti, gli ultimi diventeranno i primi... rinviando alla vita eterna la possibilità che gli ultimi e anche i penultimi (coloro i quali cioè non possono pagarsi le cure o una bibita o un bicchiere d'acqua al bar) vengano trattati come previsto dalla Costituzione. 
Oltre al sorso d'acqua, completamente privatizzato, quanto costa (al degente e alla collettività) una radiografia o una tac di routine in regime di ricovero ospedaliero presso questo famoso "centro di eccellenza", tac da prenotare al servizio di radiologia dell'ospedale e per cui la condizione di degente non costituisce -si badi bene- nè una emergenza nè una priorità clinica ?


Fonte: YouReporter

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