domenica 5 maggio 2013

M5$: le televendite sono finite !

Altro che reddito di cittadinanza, referendum sull'euro ed altre televendite di slogan per fregare gli italidioti. 

"Il duo Grilleggio non ha più niente da dire"
Per il ferrarese Tavolazzi , primo espulso dal Movimento, Grillo e Casaleggio ormai sono arrivati alla fine dell'avventura. E su facebook scrive che i parlamentari grillini "vagano disorientati  tra le stanze del potere" senza un progetto politico.

"Forse sono in vacanza. Forse non hanno più niente da dire. Il blog più letto in Italia pubblica il mea culpa di Becchi, che non interessa a nessuno; il gossip sulle mail dei deputati e senatori del M5S e qualche residuo di magazzino, utile per riempire buchi editoriali. Il duo Grilleggio non ha più niente da dire. Spremuto il limone, messi all'angolo dalla casta, sono in fondo all'avventura". Lo scrive su Facebook il ferrarese Valentino Tavolazzi, il primo espulso via blog da Beppe Grillo e recente promotore della formazione politica 'Democrazia in movimento'.

"Centosessantatrè parlamentari grillini, portati a Roma dal Casaleggium sull'onda dell'indignazione popolare, oggi vagano disorientati tra le stanze del potere, impreparati e senza un progetto politico - scrive Tavolazzi - il successo elettorale mediatico, privo di contenuti, ha prodotto la restaurazione e ristabilito il peggior governo mai avuto in Italia. L'incapacità del duo di fare leva sull'eccezionale risultato elettorale e di sprigionare il potenziale di cambiamento ad esso correlato ha regalato agli italiani l'inciucio Pd-Pdl, il riposizionamento della casta nei posti di comando, l'insediamento di Berlusconi al timone del vascello Italia".

Ora Letta "terrà in piedi il governicchio con perizia 
democristiana, contando sul fatto che nessuno vuole andare a casa", e "nulla cambierà. 
I parlamentari grillini - prevede Tavolazzi - ripiegheranno sul noioso, quanto inutile, fiato sul collo vecchia maniera ed i poteri forti, da sempre 'proprietari' dei partiti e del paese, stapperanno bottiglie di champagne. 
Grazie Grillo, grazie Casaleggio. Avete scherzato, vero? 

A quando sul blog i risultati delle partite di calcio?". 

Oltre il fumo niente. Inutilità politica e voti buttati al vento senza cambiamento. SILVIO E IL BILDERBERG RINGRAZIANO !


Già ieri avevamo sottolineato il fallimento del M5$ (alias, M5$talle) a proposito della elezione del presidente della repubblica. 
In effetti,  appena 48.000 di sedicenti attivisti aventi diritto di voto nelle decisioni su otto milioni di elettori 5$ , cosa è questa se non  antidemocrazia allo stato puro, se non la caricatura della SOVRANITA' ??? 
E ci chiedevamo: Il M5S non dovrebbe chiamare l’inseme dei 48.000 e gli 8 milioni e vedere se questi aderiscono ancora al M5S ? Oppure gli elettori-cittadini vanno utilizzati, manovrati, abbindolati ed "esaltati" solo durante le campagne elettorali ?

Grillo e M5S come rispondono a quelli cui hanno carpito un pezzo di delega per un vero cambiamento? 
Non sarebbe il caso di dare il  via ad assemblee pentastellate  in ogni regione per verificare chi e a quali condizioni è ancora dalla parte del movimento-bufala  ?

Crediamo che sia ora di dire basta con i soliti giochetti, la tele-vendita delle pentole è finita.
La loro strategia politica ha rafforzato la parte peggiore dell'Italia! Lo si ammetta !
Smascherato ancora una volta il responsabile della comunicazione (manipolata) stallata. 
Guardate il video: https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=_x4T38pOu1s

Intanto, per completezza, leggete come si è comportato in pubblica assemblea comunale il grillista Pizzarotti messo alle corde dall'opposizione sulla vicenda dell'inceneritore. Una reazione tutt'altro che consona al suo ruolo, che mette in evidenza tutto il nervosismo del grilliota, probabilmente consapevole che la promessa facile non mantenuta potrà costargli, anche presto, veramente cara.
http://www.ilsussidiario.net/News/Politica/2013/5/1/PIZZAROTTI-Video-Parma-il-sindaco-M5S-prende-in-giro-l-opposizione/388811/

E ancora: questi grillioti cialtroni, incompetenti, la cui arroganza  e incoerenza sono proporzionali solo alla loro ignoranza, si erano presentati in campagna elettorale come i salvatori dello Stato e soprattutto "volontari"; adesso i parassiti a 5 $ - nostri dipendenti -non mollano nè poltrona nè soldi. 
Se almeno producessero per il danaro che vogliono tenersi, vista la quantità di esemplari "mantenuti" dai cittadini in parlamento, metà dei problemi dell'Italia sarebbero forse già in via di risoluzione:
http://www.giornalettismo.com/archives/915171/il-movimento-5-stelle-disobbedisce-a-casaleggio-sulla-diaria/

No a Grillo, i 5Stelle vogliono tutta la diaria

Un referendum fra gli eletti boccia il leader. "Volontaria la restituzione della quota non spesa". Votata dal 48% la linea maggioritaria ma il 36% è per tenere solo la parte davvero spesa. Una mail del capo del movimento chiedeva di limitare l'incasso alle spese documentate di ANNALISA CUZZOCREADisobbediscono, i parlamentari a 5 stelle. Per la prima volta dicono no a una direttiva arrivata nero su bianco - la settimana scorsa - da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Nel week end hanno partecipato a un sondaggio per capire come comportarsi con le parti accessorie dello stipendio. L'indennità di mandato (era scritto nel regolamento firmato dai futuri parlamentari) sarà dimezzata da 10mila a 5mila euro lordi (con un risparmio complessivo di 5 milioni in un anno). Ma cosa fare di tutto il resto? Diaria, spese per collaboratori e attività politica, rimborsi per taxi e telefono. La maggioranza dice: tenerselo, rendicontare tutto e restituire l'eccedente solo su base volontaria. 

Nella loro e-mail il capo politico e il cofondatore del Movimento suggerivano di scegliere delle onlus cui devolvere l'eccedenza, e chiarivano: "I parlamentari devono percepire solo 5.000 euro lordi di indennità e ogni altro rimborso relativo a spese effettivamente sostenute rendicontate periodicamente. La differenza dovrà essere destinata al fondo di solidarietà". I risultati del sondaggio dicono altro. Ieri pomeriggio avevano votato 132 parlamentari su 163. Il 48 per cento chiede che le diarie (quindi tutte le voci accessorie) vengano mantenute completamente, con l'obbligo di rendicontare tutto quel che si spende, ma senza dovere restituire il di più. Lo farà chi vorrà. Ad esempio, se per pasti e albergo un deputato spende in un mese 2mila euro, potrà decidere di tenersi i restanti 1.500, o 
di metterli 

nel fondo di solidarietà appositamente creato. Per la rendicontazione pura, per tenersi cioè solo quello che si può provare di aver speso come chiesto da Grillo e Casaleggio, si è espresso il 36 per cento dei parlamentari. Minoritarie le altre ipotesi: il 2,27 vuole trattenere tutto e prendere una decisione definitiva tra 4 mesi, dopo aver visto quanto costa la vita da parlamentare. Altri chiedono che la diaria sia trattenuta solo all'80 per cento, altri ancora volevano stabilire un limite di spesa per macro aree da confermare poi in assemblea. 

C'è poi la questione indennità. Sono tutti d'accordo sul fatto di dover guadagnare - rimborsi a parte - 2.500 euro al mese. Solo che 5.000 euro lordi vuol dire cose diverse a seconda dei propri redditi e dei carichi familiari. Qualcuno chiede che ci sia una rimodulazione, ma - spiegava un deputato di peso giorni fa - è impossibile: "Per il fisco noi prendiamo tutta l'indennità, 10mila euro lordi al mese. Alcuni saranno svantaggiati, ma c'è poco da fare. Ecco perché una parte di noi vuole mantenere le indennità accessorie, per compensare quel che perde in tasse". Che si aggiunge - va ricordato - alla rinuncia all'indennità di fine mandato.

Ma di quanti soldi stiamo parlando? A quanto ammontano le indennità accessorie (tutte esentasse)? 

Si tratta di 3.500 euro di diaria (le spese del mantenimento a Roma, anche per chi ci vive già); 3.690 (4.180 per i senatori) di spese esercizio mandato, quelle che servono per collaboratori (i 5 stelle assumeranno tutti con contratto regolare, e per fare avere 1.500 euro di stipendio a un assistente devono tirarne fuori 2.800); poi 1.000 euro al mese circa, a seconda della distanza casa-aeroporto, per gli spostamenti in taxi (aerei, navi e treni sono rimborsati); infine ci sono 3.098 euro annui di telefono. Alcuni vorrebbero rinunciare alle ultime due voci, almeno su base volontaria. Se ne parlerà in settimana, in assemblea.



La coordinatrice del comitato

Rosanna Carpentieri

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