lunedì 4 novembre 2013

ALLA CHETICHELLA NASCE LO SQUADRISMO PENTASTELLATO. IL SILENZIO NUOCE GRAVEMENTE ALLA DEMOCRAZIA.

Il 23 marzo 1919, a Milano, Mussolini fondò i Fasci di Combattimento e meno di quattro anni più tardi divenne Presidente del Consiglio. Ripeteva che il Fascismo non era un partito, ma un movimento. E ribadiva che i partiti erano il problema, non la soluzione. Il Fascismo doveva essere l’ANTI - PARTITO, composto da "spiriti liberi" che "rifiutavano di indossare le camicie di forza imposte dai dogmi" e dalle "dottrine dei partiti". Esattamente quello che Grillo dice del suo movimento. Mussolini era iscritto al Psi fino al 1914 ma ne fu espulso perché era a favore dell’intervento dell’Italia nella prima guerra mondiale. La popolarità di Mussolini e quella di Grillo hanno una radice comune: l’odio violento per il Parlamento e i politici che lo "infestano" e non solo il vocabolario brutale. 
In un famoso discorso il dittatore dichiarò rivolgendosi ai colleghi in Parlamento che avrebbe potuto fare di “questa Aula sorda e grigia un bivacco di manipoli”, ma che non lo avrebbe fatto. Semplicemente ordinò il killeraggio di Matteotti e di lì a poco chiuse la bocca a tutti gli oppositori politici. 
Il linguaggio del comico è lo stesso, ha fatto presentare i "suoi" più di cento deputati con l'apriscatole in mano ad inizio legislatura inneggiando "apriremo quest'aula come una scatoletta!", ha qualificato "oggetto di arredo" Laura Boldrini e insiste nell'idea di voler governare "da solo", avvalendosi di una legge elettorale comunemente chiamata "porcellum"(!!!) proprio in virtù della mattanza della "rappresentanza" che costituisce. 
Se Mussolini diffondeva le sue idee attraverso il popolare quotidiano da lui fondato, Il Popolo d’Italia, e le faceva rispettare dalle camicie nere, Grillo fa lo stesso tramite il suo megafono Web, Il Blog di Beppe Grillo nonché la grancassa del quotidiano "Il Fatto Quotidiano" (di cui il socio in affari Casaleggio - recentemente recatosi a Cernobbio - detiene le azioni di maggioranza) dai quali lancia i suoi violenti attacchi o le azioni di ostracismo che riserva ai suoi avversari. Ma proprio ieri Giuseppe Grillo ha fatto irruzione negli Studi RAI occupandola. E ottenendo colloquio con il suo Direttore generale: nonostante non sia mai stato eletto ancora da nessuno, ritiene che il suo messaggio politico non abbia sufficiente visibilità "mediatica". 
ORA A QUANTO PARE SI STA DOTANDO ANCHE DI UNA MILIZIA. Mussolini raggiungeva i raduni in treno, Grillo viaggia in camper. Tutto volve. 
“Io non ho creato il Fascismo,” dichiarava il Ducetto, “l’ho tratto dall’inconscio degli italiani.” Grillo sostiene di non aver inventato il movimento, ma di aver semplicemente fornito il terreno fertile, il forum in rete, per farlo crescere. Durante la campagna elettorale non ha rilasciato interviste a nessun giornale o canale televisivo perché i giornalisti, come i politici, sono il "nemico". 
Sia Mussolini che Grillo gridavano di non aver bisogno di INTERLOCUTORI POLITICI, poiché dialogano direttamente con la pancia del Paese stremato, fanno appello allo "spirito" e all’"anima" degli italiani, piuttosto che alla loro Ragione e alle ragioni dei loro portafogli. Il Fascismo era una "religione civile" presto diventata "religione di stato" e il Duce ne era il dio. 
Il MoVimento 5 Stelle è una setta e come tutte le sette che si rispettino ha il suo Guru. Il suo quartier generale non è reale, ma virtuale: è il blog di Beppe, che ne ha personalmente, con suo fratello e Casaleggio, depositato il Marchio. Alle elezioni del 1921 i fascisti vinsero i loro primi seggi in Parlamento (solo 35). Eppure, appena 18 mesi più tardi, dopo la Marcia su Roma dell’ottobre 1922, il Re Vittorio Emanuele III nominò Mussolini Presidente del Consiglio. 
Infatti il Fascismo è riuscito a prendere repentinamente il potere grazie alla impotenza e alla corruzione della democrazia italiana del primo ventennio del XX secolo, e all'alleanza con i "poteri forti" che con il regime ripristinarono il loro "ordine". 
Nel 1945, con la SCONFITTA del regime fascista e per paura della dittatura, la nuova Costituzione limitava severamente i poteri del Primo ministro, del Consiglio e del Presidente e per salvaguardare il primato del Potere legislativo e del Parlamento, istituì un sistema di rappresentanza di matrice PROPORZIONALE
Quello che all'insegna della "governabilità" é stato eroso in decenni di emergenzialismo (che ha inaugurato la pratica dell'estorsione sistematica della "fiducia" al Parlamento, a ratifica della consuetudine di legiferare mediante "decreti legge" di diretta emanazione governativa) e di fatto risulta "tecnicamente" compromesso, dalla dipartita di Berlusconi dalla scena politica; dipartita gestita elegantemente con un interventismo inedito del Capo dello Stato, che ha nominato all'uopo Monti senatore con il mandato di istituire un Governo Tecnico... cui quello seguente delle Larghe Intese (determinato principalmente dall'ambizione grillina a voler governare "da solo") non ne é che il coerente epilogo. 
Mussolini scrisse che il Fascismo era "difficile da definire”, poiché non aveva “statuti” o “programmi trascendentali” ed era “naturale” che attraesse “i giovani” . Il manifesto di Grillo si chiama “Il non statuto”. Nel suo blog dice “siamo persone giovani (…) un movimento, cioè tante persone che si uniscono dal basso per un obiettivo comune. Non abbiamo strutture, gerarchie, capi, segreterie…nessuno ci dà ordini dall’alto.” 
Allora... A QUANDO LA MARCIA SU ROMA? A QUANDO AL GOVERNO CHIAMATI DAL RE GIORGIO?

Notate bene:
IL SILENZIO NUOCE GRAVEMENTE ALLA DEMOCRAZIA.
Ma anche la violenza politico-semantica di Grillo non scherza...

Uno che in terra di Mafia sicula sbarca dicendo che le Tasse sono una Rapina, sdogana come "bravi ragazzi" gli squadristi di Casa Pound di Roma, qualifica la Montalcini come vecchia puttana, alla Boldrini dà del soprammobile, al grillino autentico del despota e ai despoti (tipo il socio Casaleggio) del democratico... e dulcis in fundo non nega manco di voler governare da solo.

Avete sentito bene: da SOLO.

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