mercoledì 14 maggio 2014

Rosanna Carpentieri: Comune francese regala galline agli abitanti per ridurre l’organico, lo farà anche il sindaco di San Giorgio del Sannio ?

Da Info Sannio News del 14.05.2014

A San Giorgio, il Comune omette di rispondere ai cittadini che non conferendo la frazione organica hanno chiesto a norma di legge un’equa riduzione della tariffa, dichiara Rosanna Carpentieri del Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia. 

L’assessore Saccavino stavolta risponderà ?

“Una nuova forma di gestione del rifiuto organico che può essere adottata ovunque ; a Parigi sono in voga pollai da balcone: le galline ovaiole, al posto delle compostiere, dice Rosanna Carpentieri.

Barsac è un paesino di 2.100 abitanti della Gironda e il suo sindaco ha avuto un’idea geniale per la riduzione dei rifiuti organici. Invece di dotare i suoi cittadini di compostiera, il sindaco, Philippe Meynard, ha donato una coppia di galline a circa 150 famiglie. Questa scelta nasce da un calcolo sulla riduzione dei rifiuti organici: in un anno ogni coppia di volatili utilizza circa 300 kg di rifiuti alimentari domestici (pane secco, scarti di frutta e verdura, etc…), produce 400 uova e 20 kg di pollina, ottimo concime per gli orti familiari.

Le famiglie che hanno ricevuto in dono la coppia di galline si sono impegnate a tenerle per due anni, a curarle e a non introdurre galli nel loro pollaio. In cambio hanno ricevuto il permesso per vendere le uova in eccedenza al mercato locale creando una sorta di filiera informale cortissima.

L’idea è stata già copiata da diversi sindaci della zona e di altre aree rurali francesi. L’amministrazione comunale di Podensac, un altro paese della Gironda, ha calcolato che distribuendo 1.000 galline si eviterebbe lo smaltimento di 150 tonnellate di rifiuti alimentari con un risparmio per le casse comunali di 15.000€.

In Italia ci sarà qualche sindaco che ha il coraggio di sfidare la cultura dominante della green economy affaristica e tecnologica?

Ne dubitiamo fortemente. Almeno, di questo sindaco virtuoso e lungimirante non c’è neppure l’ombra a San Giorgio del Sannio (BN) ; qui, nè compostiere nè galline da balcone come avevamo suggerito. Ma vi è di più. Nel paese che annovera ben due zone a vocazione spiccatamente rurale (Cesine e San Giovanni) e detiene – vergognosamente- il primato del maggiore rifiuto organico prodotto in centro, da bar , ristoranti e utenze familiari, il Comune da mesi omette di rispondere , violando la legge, a quei cittadini-nuclei familiari che hanno rappresentato di praticare l’autocompostaggio domestico e, quindi, di non avvalersi del servizio rifiuti per il conferimento della frazione organica dei rifiuti, chiedendo consequenzialmente una equa riduzione della relativa tariffa. A titolo esemplificativo, risalgono al lontano 29 ottobre 2013 (Prot. Comune nn. 19813 e 10814 ) delle istanze indirizzate all’Ufficio Tributi dell’Ente per la riduzione della TARSU a norma dell’art.17 del D.L. 201/2011 conv. in Legge.214/2011 e in conformità della Delibera Giunta Regione Campania n.384 del 31/07/2012. Ad oggi, ancora nessuna risposta da parte della sign.ra Chiavelli responsabile dell’Ufficio preposto, pertanto ci rivolgiamo pubblicamente all’assessore all’Igiene Urbana, Saccavino, diffidandolo ad un immediato riscontro.

A quest’ultimo ci preme ricordare che non è con demenziali e costosi manifesti oppure con i recenti slogan disinformativi (“la Tari sarà più leggera per i cittadini” ) che si prende atto e si provvede a livello sia politico che amministrativo in merito al conclamato fallimento della raccolta differenziata porta a porta nel nostro Comune !

In verità l’assessore più volte non ha saputo rispondere alla basilare quanto elementare domanda: “Assessore chi controlla la ditta L’Igiene Urbana s.r.l. ovvero il soggetto gestore del ciclo rifiuti urbani ?”.

Di conseguenza, l’assessore non ha saputo o voluto rispondere neppure in merito alla anomala preferenza della ditta nella raccolta della frazione indifferenziata, a discapito del multimateriale destinato al recupero e al riciclo, e lasciato per giorni e giorni non prelevato dinanzi alle residenze!

In tutto questo c’è qualcosa che non ci torna, egregio assessore.

Evidentemente la frazione differenziata e riciclabile non viene prelevata regolarmente perchè “non si sa che farsene” e ci risparmi per cortesia l’offesa alla nostra intelligenza col suo “girarci attorno”.

Ciò fa tutt’uno col suo reiterato e assordante silenzio in merito ad altra nostra legittima istanza pubblica che reiteriamo: chiarire alla cittadinanza e una volta per tutte il CICLO DEI RIFIUTI ! Io -in uno col comitato civico che rappresento- esigo di sapere a quali discariche viene avviata la frazione non differenziata e con quali costi a carico della collettività, e a quali impianti di recupero viene conferita la scarna frazione differenziata riciclabile e con quale risparmio per la collettività.

E’ con la trasparenza , l’informazione veritiera, la verifica tangibile dei risultati e il concreto risparmio in bolletta, non certo con risibili manifesti, che si raggiunge l’ottemperanza ad obblighi di legge (differenziare e riciclare sono obblighi di legge!) e la cittadinanza è messa nelle condizioni di valutare e toccare con mano la convenienza e virtuosità elementare della differenziazione dei rifiuti e il superamento culturale della nozione stessa di rifiuto, da concepirsi correttamente come “nuova materia”. Il sistema sangiorgese dei rifiuti è estremamente opaco, assessore Saccavino !

Noi non vogliamo conoscere solo dati numerici, ma vogliamo che ci siano svelati TUTTI i dati che riguardano il recupero e lo smaltimento della materia conferita, cioè TUTTO IL CICLO DEI NOSTRI RIFIUTI: discariche, impiantistica, soggetti proprietari o aziende (pubbliche o private) che si occupano DOPO IL PRELIEVO dalle nostre residenze, del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti.

I cittadini non sanno che farsene dei suoi manifesti e delle sue trovate demagogiche, vogliono garanzie certe e conoscenza , perchè -Le sia chiaro- non si fidano più delle cd. istituzioni, spesso e volentieri colluse con le eco-mafie e “inquinate” da interessi privati, “troppo privati”.

In mancanza dei dovuti chiarimenti nel senso richiesto, chi toglierà ai cittadini sangiorgesi la sensazione che venga loro richiesto di partecipare ad una farsa, quella della differenziata, su cui è ora che indaghi la Corte dei Conti ?

Un’ultima cosa assessore: come più volte denunciato pubblicamente, in via Cesine ci sono discariche abusive a cielo aperto.

Cosa dobbiamo fare ? Tenercele a vita? Improvvisarci struzzi ? Aspettare le sue dimissioni ?

Ci dica, grazie. 


La coordinatrice - Rosanna Carpentieri


Si legga anche:

P.S.
Qui nella delibera del Consiglio Comunale n.14 del 20.05.2014 di approvazione delle tariffe  TARI 2014 il dato allarmante della quantità e della tipologia dei rifiuti prodotti nel territorio comunale.
Spiccano i rifiuti urbani NON DIFFERENZIATI e i rifiuti biodegradabili di cucina.

Qui invece in tabella un succinto prospetto tutto da verificare in particolare sul versante degli impianti di trattamento e delle ditte di conferimento (gestiscono anche discariche ? ) sulla DESTINAZIONE DEI RIFIUTI: troppo poco per trarre una visuale sul riciclo e la trasformazione in nuova materia (recupero) della frazione DIFFERENZIATA. 

Ancora una volta, anche nella recente delibera di approvazione delle tariffe TASI, nulla è previsto per quanti non conferiscono al servizio comunale la frazione organica differenziata , optando per forme di autocompostaggio domestico oppure allevando a tale scopo galline.

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