martedì 22 luglio 2014

Incendio capannone Barletta. Quali sono sono gli esiti della fase 2, di quanto deciso da Comune e Arpac nella Conferenza dei Servizi del 05 ottobre 2009 ?

A quasi un anno dall'incendio Barletta, si sottovaluta l'emergenza diossine ed ancora il Sindaco non dà risposte, nè certifica l'assenza di pericolo per la salute pubblica.

A quasi un anno dall'incendio Barletta in San Giorgio del Sannio che ha coinvolto pesantemente un'abitazione dirimpettaia ed una famiglia ivi residente , la conferenza dei servizi del 5 ottobre 2009 ha inaugurato la fase due nella gestione dell'evento inquinante e dell'emergenza diossine, ambiente e salute; fase ancora più farsesca, incredibile, grave e sfacciata della prima connotata da ignavia intenzionale, superficialità voluta e cialtroneria conclamata di Sindaco, COMUNE, ASL ed ARPAC.
Con la scusa velleitaria di voler applicare -dopo mesi e mesi dall'evento inquinante- il titolo quinto del Codice dell'Ambiente, sono innumerevoli, quotidiani e sistematici gli atti di omissione, elusione e violazione del dettato della legge cui pur si fa riferimento con singolare e risibile ritardo intempestività (il Codice dell'Ambiente è legge dello Stato dal 2006 ma l'Arpa Campania e il Comune di San Giorgio lo "scoprono" solo a ottobre 2009 , sic!?),  mentre gli Enti di controllo hanno dal 23 maggio 2009  sino all'attualità davvero poco o nulla controllato.
Nessuno controlla la ditta responsabile dell'inquinamento cui è pervenuto a dicembre 2009 un mero "invito" da parte del Sindaco a predisporre (dopo sette mesi dall'evento) l'indagine preliminare (??!!! ndr) con analisi di tutte le matrici ambientali (acqua, suolo, vegetali; e l'aria abbondantemente respirata dai residenti malgrado la forte contaminazione e la componente furanosica ?) e a predisporre il relativo piano di bonifica.

Ma stiamo scherzando ?
L'Arpac in una missiva che ha come primo destinatario il Comune di San Giorgio del Sannio dal canto suo minaccia la tutela della propria immagine, come se avesse fato tutto il possibile e l'impossibile rientrante nei suoi compiti istituzionali nel monitoraggio ambientale delle diossine. In particolare,  avverte di aver sempre riferito al Sindaco quale massima autorità sanitaria locale e di protezione ambientale ed assume ora, nella Conferenza dei Servizi-Tavolo Inter istituzionale del 05 ottobre 2009,  il codice dell'ambiente quale foglia di fico per ritenersi, allo stato, esonerata da indagini che ad avviso dell'organismo ambientale, competerebbero al privato responsabile dell'inquinamento, la Ditta New Distribution.
Quest'ultima nulla ha fatto e nulla fa.

Almeno risarcisse i danni patiti dai residenti dirimpettai coinvolti dall'incendio ! 
Neanche quello, neppure un centesimo ancora, malgrado abbia incassato nella cospicua misura dell'ottanta per cento l'indennizzo assicurativo dalla Compagnia INA ASSITALIA che ha pagato ad occhi chiusi senza nulla contestare (in un primo momento) per un capannone privo di qualunque impianto  antincendio, privo della stessa certificazione antincendio, e sottoposto -all'insaputa della Assicurazione- ad un notevole aggravamento del "rischio-certezza" allorquando fu oggetto di ampliamenti abusivi su entrambi i lati, creando annesse volumetrie in policarbonato e ferro.
I sospetti e gli indizi (gravi, precisi, concordanti)  sulla eventuale frode assicurativa sono sempre più stringenti, inutile nasconderlo.

Allora, ci chiediamo, quali sono gli esiti della fase 2, di quanto deciso da Comune e Arpac nella Conferenza dei Servizi del 05 ottobre 2009 ?

Intanto , la gente del posto si sta ammalando (due casi di pancreatite accertata, un decesso improvviso a seguito di coliche addominali di n.d.d.), nel lassismo degli enti preposti, nell'ignavia vergognosa del Primo Cittadino che, come accaduto a febbraio 2009, trova il coraggio di  abbandonare il consiglio comunale e defilarsi nell'ora delle interpellanze e delle mozioni.

Una di queste giace in attesa di discussione , dal lontano 20 novembre 2009 ed attiene alla rihiesta di emissione di una ordinanza che vieti utilizzo e commercializzazione dei prodotti agricoli coltivati in prossimità dei capannoni oggetto di incendio il 23 maggio 2009.
Il primo cittadino in irresponsabile attesa della scadenza del suo mandato, insensibile ad atti di doverosa responsabilità politico-istituzionale quali la rassegnazione delle dimissioni, ha di fatto negato l'accollo preventivo delle spese necessarie a quegli abitanti che sin da subito hanno accusato malesseri ed hanno formalmente chiesto di sottoporsi al dosaggio plasmatico delle diossine presso l'I.N.C.A. di Porto Marghera.

Di seguito la trascrizione dell'ultimo atto di diffida a Sindaco, ASL ed Arpac ed altri enti sulle emergenze patologiche di cui sono vittima i cittadini tenuti in inerme ostaggio dalla loro ignavia.

RACCOMANDATA A/R ANTICIPATA VIA FAX ai numeri:0824337270(Comune), 0824482067 e 0812326225(Arpac), 06.5994.2376(Min.Salute), 082449503 - 0824330743(ASL), 0824312891 (Procura), 0824374444(Prefettura), 0824316840(Provincia).

Al Sindaco di San Giorgio del Sannio

All'ASL BN1 - Distretto Sanitario di San Giorgio
All' Unità Operativa Medicina Legale;
Al Responsabile dell'Unità Operativa di Prevenzione collettiva Dott.Zucaro

All'A.R.P.A.C. Campania - Dott. Mataluni

Al Ministro della Salute

Alla Provincia Settore Territorio e Ambiente

Al Prefetto di Benevento Dott. Mazza - Protezione Civile

Alla Regione Campania Settore Ecologia

Alla Procura della Repubblica presso
il Tribunale di Benevento Dott. Maddalena

Oggetto: Incendio Capannone Barletta del 23 maggio 2009. Omissioni nel monitoraggio diossine e nella tutela della salute pubblica. Gravi patologie in atto. Invito-diffida a garantire prelievi ematici domiciliari e la sottoposizione al dosaggio ematico delle diossine.
Diffida ad astenersi da false comunicazioni all'autorità giudiziaria ex art.361 c.p.

Facendo seguito e con riferimento integrale già alla istanza racc.A/R del 19.09.2009 pervenuta inesitata , e al Sindaco e al dott.Zucaro il 21.09.2009, oltre che alla New Distribution s.r.l. di Antonio BARLETTA e alla compagnia assicurativa  INA Assitalia, di cui manca il minimo riscontro nella fase extragiudiziale di risarcimento danni,

precisando che a fronte dell'omesso monitoraggio ambientale delle diossine da parte dell'ARPAC dal 23 maggio sino all'attualità, e delle persistenti omissioni non perseguite nel benchè minimo atto di bonifica del sito contaminato da parte della Ditta Responsabile dell'inquinamento,
io sottoscritta Rosanna CARPENTIERI, residente in San Giorgio del Sannio (BN),via Cesine 36,c.a.p. 82018, telef.0824-337062, a seguito dei malesseri puntualmente denunciati all'Asl e alla massima autorità sanitaria locale (Sindaco), 

faccio presente di essere stata recentemente ospedalizzata per giorni 13 per pancreatite acuta di n.d.d. ( da riferirsi verosimilmente alla immunosoppressione dovuta ad esposizione ed assorbimento prolungato, cutaneo ed inalatorio di diossine; si cfr. caso Viktor Juscenko la cui pancreatite acuta fu accompagnata da intossicazione da sostanze chimiche quali le diossine oltre che da un'infezione virale) e di essere attualmente nell'impossibilità di recarmi al distretto sanitario per effettuare imprescindibili prelievi ematici di controllo della grave patologia in atto,
pertanto, INVITO E DIFFIDO
l'ASL a consentirmi i prelievi ematici domiciliari da eseguirsi entro domani;
l'ASL, il Sindaco, l'ARPAC , la Ditta New Distribution, a mettermi in condizione di eseguire i dosaggi ematici delle diossine, con accollo preventivo delle spese a tanto necessarie;
la Procura della Repubblica a perseguire, in caso di ulteriore rifiuto e negligenza entro 24 ore dalla presente, le persone-responsabili degli Enti preposti (SINDACO Giorgio Nardone, Dott.Zucaro dell'ASL, Direzione ARPAC in persona del Dott.Mataluni ed altri ) per persistenti omissioni di atti d'ufficio legalmente dovuti, attentato alla salute pubblica ed omissione di soccorso, e qualunque altro reato ravvisabile nelle loro condotte omissive, non collimanti con alcun paradigma di legalità e con gli obblighi istituzionali del loro Ufficio.
Con la presente gli Enti in indirizzo sono diffidati ad astenersi dal fare false comunicazioni all'Autorità giudiziaria:

si cfr. in proposito , Invito a firma congiunta del Sindaco e dell'Arch.Fusco Prot. Com. n.23789 del 17.10.2009 indirizzato al Responsabile dell'Inquinamento, 
Risposta a firma congiunta del Sindaco e dell'Arch.Fusco Prot.Com. n.24382 del 30.12.2009 in sostituzione e facente veci del Responsabile dell'Inquinamento, 
Rapporto di prova dell'Arpac R.G.1256 del 31.07.2009, unico su ben 5 campioni top soil (sic!) prelevati dopo oltre mesi due dall'incendio e  a seguito di piogge..

Autorizzo il Ministero della Salute al trattamento dei dati personali sopra riportati per le finalità funzionali alla vostra attività. Dichiaro inoltre di aver preso visione dell'informativa ai sensi del D.Lgs.30/06/2003 n.196.

Preciso che costituisce senz'altro omissione e rifiuto perseguibile la mancata risposta in forma scritta entro 24 ore dalla ricezione della presente da parte dei destinatari.

Con la più ampia riserva.
San Giorgio del Sannio, lì 17 marzo 2010                                          


Rosanna Carpentieri

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