sabato 5 luglio 2014

La democrazia diretta, il vero obiettivo.Ma occorre l'emancipazione culturale del popolo italiano, affetto da "fascismo inconscio"

LA DEMOCRAZIA  DIRETTA ha origini storiche  antiche, risale all’apice della civiltà umana, (apice mai più superato), ai tempi e agli allori di Socrate, Platone, Aristotele, quando un popolo civile e sovrano ateniese si radunava nell’” agorà” per eleggere i propri Magistrati, per governare e giudicare in modo diretto.
Con l’avvento armato dell’Impero Romano la  vera democrazia  fu  dai conquistatori  man mano soffocata per sempre e, nei secoli, si avvicendarono altre forme degradate di governo:la  Oligarchia, la Dittatura, la Tirannide, la Monarchia, l’Impero. Forme incivili  di governo che resistono, purtroppo,  ancora nei nostri giorni, in cui, pur tuttavia, si sono affacciate forme velate di democrazie moderne dette  rappresentative o parlamentari:
Ai popoli  si fa quanto meno credere di essere sovrani (apparentemente solo sulle carte costituzionali) e si lascia loro l’agio  di scegliere dei Partiti o, nei Paesi più fortunati, di  eleggere  dei rappresentanti, ma in entrambi i casi  con delega in bianco, (con tutto l’”aleas” che ciò comporta) e dietro i quali si nascondono per lo più Aristocratici e/o Banchieri o Caste, che utilizzano il potere non sempre per il bene del popolo, ma talvolta  per meglio gestire i propri interessi.(“id quod plerumque accidit”)

Già  J.J. Rousseau scriveva drasticamente : “dal momento che il popolo si dà dei rappresentanti, non è più libero, anzi non esiste più “ (Contratto sociale, III, 15)…. e torna ad essere schiavo in attesa di che morte morire.
Governanti, siffattamente delegati, per natura umana, saranno indotti a gestire prevalentemente  i propri interessi”; ce lo ricordava già Aristotele .....
Non v’è da meravigliarsi se nelle democrazie rappresentative moderne assistiamo al non raro ripetersi della presa di potere di persone già ricche e potenti, che si servono del potere politico per   la loro immunità e/o per accrescere la loro  ricchezza. E, nei casi peggiori, pur inneggiando alla pace e alla neutralità, si servono del potere talvolta persino per azioni  di guerra (“auri sacra fames”).

Patente che questa non è la vera Democrazia, ma è Democrazia a rischio, quando non è Oligarchia o Dittatura  mascherata, non molto dissimile dalle antiche Tirannidi.

I principali  oppositori della democrazia diretta furono   l’”élite”, la “Intelligence”, gli  Aristocratici,  i Professoroni  ( “i capiscioni” come li definiva il  compianto amico giornalista reatino Avv. Bruno STAZI),  che consideravano il popolo immaturo, non capace di autogovernarsi e, con questo pretesto,  imponevano la loro superiorità alla massa della gente comune, abilmente incantandola con belle parole e/o promesse salottiere….o con la dolce musica plateatica di piazza, che fa pensare a  quella del flauto  magico degli incantatori dei serpenti. !  
E i cittadini creduloni, fiduciosi  e/o ingenui, prima applaudivano incantati, poi, quando piovevano loro  addosso ogni sorta di restrizioni, prescrizioni, tassazioni, licenziamenti, espropri e quant’altro, senza che potessero nulla fare, allora piangevano, l’uno sulla spalla dell’altro, quando, nei casi estremi,  non si suicidavano, ma tutto ciò..... è innocuo per chi comanda.

Dopo questo necessario proemio,vergato ovviamente per linee generali e senza alcun riferimento a specifiche realtà, voglio esporre la mia teoria di DEMOCRAZIA DIRETTA in chiave moderna,  più o meno, sullo stampo svizzero, per un graduale approccio alla vera DEMOCRAZIA, quella che conduce a una Società migliore, eticamente e materialmente migliore.

Nella DEMOCRAZIA DIRETTA, detta anche AUTARCHIA, la sovranità appartiene a ogni singolo cittadino, che sia in grado di voler pensare con la propria testa; E’ il popolo che  designa direttamente tutte  le cariche pubbliche: Presidente della Repubblica,  Governanti e Magistrati, compresi.
E’ il popolo che promulga le proprie principali  leggi, con impiego limitato di strumenti di delega parlamentare e governativa,  deleghe limitate  alla sola elaborazione tecnica dei propri voleri e alla esecuzione  delle proprie decisioni.

Così, per esempio, nella Confederazione elvetica, i Magistrati sono eletti con limiti temporali direttamente dal popolo fra persone dotate di competenza, ma anche di umanità. Se non giudicano imparzialmente e con equità, non sono più rieletti. 
Tutte le cariche  elettive pubbliche, in Svizzera, comprese quelle parlamentari,  sono   onorifiche  e, quindi,  gratuite (salvo il rimborso spese vive).

Nella DEMOCRAZIA DIRETTA  non si verificano scioperi, paralisi o cadute  dei Governi, scioglimenti anticipati dei Parlamenti, non  esiste la ingovernabilità né occorrono  premi di maggioranza né sbarramenti antidemocratici per le minoranze..
Le votazioni per la promulgazione  dei provvedimenti legislativi  o esecutivi   sono  sempre trasversali. Infatti, se il provvedimento  non è settoriale, ma utile a tutto il popolo, tutto il popolo o la maggioranza  del popolo ha ovviamente  interesse a votarlo.

Nella DEMOCRAZIA DIRETTA il popolo non subisce supino ed acquiescente di essere governato da una sparuta “élite”, ma partecipa attivamente alla vita politica,  ha la sua voce per governare se stesso,  la miglior voce  (“vox populi, vox Dei”) e le decisioni  non sono mai invise dal popolo che le ha emanate.

Gli editti civili e penali sono semplici, chiari e alla portata di tutti e tutti  sono veramente uguali di fronte alla legge.

E’ di tutta evidenza che milioni di  cittadini  sono più rappresentativi di qualche centinaia di parlamentari.

E’, né più né meno, quel che accade nella nostra vicina Confederazione elvetica, malgrado annoveri  lingue ed etnie plurime e  diverse: quasi tutte le domeniche gli elvetici vanno a votare per questo o per quest’altro provvedimento legislativo o esecutivo, grande o piccolo che sia. 
(Ho studiato e vissuto 7 anni in Svizzera e l’ho potuto constatare “de visu”).

Così han detto SI alla neutralità e ai Trattati internazionali di neutralizzazione, SI ai rifugi antiatomici, SI alla elezione popolare dei GIUDICI, NO all’O.N.U., alla C.E.E., all’ ECU, all’ EURO, alla costruzione delle MOSCHEE, alle “CROCIATE ARMATE ”, al “pedaggio” sull’autostrada Ginevra-Losanna, all’aumento del prezzo del latte,   ecc., ecc.

Certo, in teoria, anche la DEMOCRAZIA DIRETTA potrebbe degenerare in contrasti cruenti fra singoli  individui, stante la malvagità e stupidità radicata in talune  nature umane, ma non sfocerà mai nelle guerre mondiali  fra popoli, o come accade in taluni Governi parlamentari, nella costruzione di arsenali atomici per consumare l’atto estremo del genocidio della specie.
Questo spiega perché la Svizzera è riuscita a rimanere sempre neutrale a qualsiasi conflitto bellico e già questo giustifica ed esalta il merito del suo sistema di governo autarchico,decisamente da emulare.

E sembra che anche le Banche  e le Co.Assicuratrici svizzere   non si dolgano della loro forma di governo… ….

CONCLUDENDO:  Questa è la  riforma costituzionale che io propongo di  fare in Italia, per far contenti tutti.
Avremo risolto ogni problema: anche le minoranze etniche, di lingue e tradizioni diverse della Val d’Aosta e dell’Alto Adige (ora figli di un Dio minore), potranno esprimere  la “vox populi”, non ci saranno più scioglimenti delle Camere, cadute o rimpasti dei Governi, lunghe e dannosissime  paralisi legislative e/o esecutive peggiori della  peggiore ANARCHIA  e, soprattutto, non vi saranno più i nefasti   PROVVEDIMENTI  LEGISLATIVI O ESECUTIVI  INVISI  DAL POPOLO .e…come accade in Svizzera, anche i Banchieri e gli Assicuratori potrebbero  prosperare.

I cultori del diritto concorderanno con me che, nella nostra amata Italia   urge spazzar via  una miriade di farraginosi tecnicismi legislativi e una pletora di  riti “speciali”  in cui la procedura (dopo decenni di inutili processi)  vince sempre sulla Giustizia sostanziale o nelle migliori ipotesi realizza quella “SUMMA IUSTITIA” che gli antichi giureconsulti romani equiparavano alla “SUMMA INIURIA”.
Non a caso il Governo italiano   detiene il record europeo delle condanne da parte della Corte dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo per  i processi lentissimi, spesso iniqui e  non pubblici.

Urge riformare il sistema carcerario, aborrendo la vendetta sociale, che tutt’ oggi  si ispira ancora alla barbara “Legge del Taglione” e che non ha mai risolto la criminalità.
Occorre reintrodurre con pienezza d’intenti, il principio  (già caro agli  antichi ASSIRI) che  chi priva altri non deve essere a sua volta privato, ma deve lavorare per risarcire la parte offesa  per il danno che ha causato e va rieducato. 
In Italia  i rei vanno quasi sempre indenni e 5 volte su 10 se la cavano con la prescrizione del reato.  
In Svizzera, un ladro che ruba  1 milione, ne deve restituire 11…conclusione : non esistono ladri in Svizzera e i delinquenti stranieri non vengono incarcerati, ma immediatamente espulsi.  In Italia li manteniamo a vita in carceri sovraffollati  e, quando escono recidivano, quando non ammazzano la gente a picconate….

Urge rendere accessibile a tutti la Giustizia civile, che oggi è costosissima e se la possono permettere solo gli abbienti …..e la Giustizia a pedaggio e a pagamento non è giustizia.
Quanto alla Giustizia penale l’imputato deve beneficiare degli stessi esoneri  e mezzi di cui gode la Pubblica Accusa.  Sarà poi lo Stato a rivalersi sui condannati facoltosi.  L’imputato innocente, cui piomba in testa la tegola della ingiustizia, non deve  subire anche l’aggravio  di dover anticipare ogni spesa della sua difesa..

Lo Stato deve attivarsi  affinché l’Economia di mercato  offra posti sufficienti di lavoro  e, all’ occorrenza, deve creare i posti di lavoro mancanti, garantendo il diritto al lavoro  a tutti i cittadini, vita natural  durante. 

Deve introdurre la regola del REDDITO MEDIO GARANTITO:  il noto  sussidio ( già esistente in molti Paesi civili)  per “diritto di cittadinanza” quantificato al di sopra della soglia della povertà,  per garantire .a tutti i cittadini, anche ai meno fortunati, una vita dignitosa.  Attualmente credo sia  riconosciuto solo agli apolidi e/o ai rifugiati politici, mentre gli Invalidi civili  italiani son costretti a  vivere con una pensione di 250 euro al mese, 10 vote inferiore a quella che percepiscono alcuni Personaggi, che invalidi non sono. .

Uno Stato che non garantisce una vita dignitosa a ciascun cittadino  non può definirsi né civile né democratico. E in questa garanzia di vita dignitosa deve rientrare anche la sicurezza dell’alloggio, della assistenza sanitaria e giudiziaria e della scolarizzazione..

In altri termini, la DEMOCRAZIA DIRETTA  garantisce non solo il  diritto alla vita, ma anche i mezzi  per vivere dignitosamente  in una Società migliore, chiamata a eliminare  ogni discriminazione sociale, politica,  economica fra i cittadini, ed “in primis” quella delle donne.

Per il resto la nostra Costituzione è quasi perfetta (ancorché quasi  mai rispettata).  Al più, sarebbe economico eliminare una della Camere, ridurre il numero dei Ministeri e rendere onorifiche e gratuite  le cariche  pubbliche  .
(Io per 6 anni ho svolto gratuitamente  le funzioni di Giudice Conciliatore, dando umile esempio che si può  amministrare la Giustizia e in genere la cosa pubblica anche per amore del prossimo).

Tutto ciò potrà farsi per gradi .

Anzitutto una riforma elettorale  decente dovrà prevedere l’abrogazione  del  sistema maggioritario , previsto per il Senato  e che schiavizza “de facto et  de iure” ogni minoranza, (sui  vantaggi del sistema proporzionale , che tutela anche le minoranze e non crea sudditanza ai partiti vedi  la mia pubblicazione “I SISTEMI  ELETTORALI ”- 1955 Università la Sapienza). 
Dovrà, altresì, prevedere l’abrogazione della Legge 270 del 21.12.2005  (la c.d.”Legge porcellum”), manifestamente incostituzionale,  che, abolendo le preferenze,  prevede che gli elettori scelgano  ciecamente il Partito e non più le persone candidate, la scelta viene deferita (con delega in bianco)  al Segretario del Partito, che manovra le scelte a suo piacimento, con tutto l’aleas che ciò comporta. 

Questo, evidentemente, non  è un buon sistema elettorale né può definirsi democratico e di fronte a scelte aleatorie e/o insoddisfacenti v’è  il rischio tangibile che  gli elettori sfiduciati non vadano più a votare, con tutte le pessime conseguenze che la Storia ci insegna.

---- oOo ----

Anche per le riforme della Giustizia e  della Pubblica Istruzione,  per la eliminazione delle sperequazioni fra salari e pensioni  di fame e stipendi e pensioni d’oro, per la  elezione  popolare dei Magistrati  ho dato, a fin di  bene, il mio contributo di esperienza, e come Decano  degli Avvocati e come  ex Magistrato onorario,  con circostanziate  petizioni ex art. 50 della Costituzione, che sono depositate presso il Senato della Repubblica, in attesa di esser elaborate .
Avv. Marcello Marini




Ormai è monarchia assoluta conclamata; non si vota, decide lui. Non ci sono parole; o meglio ci sarebbero, ma non si possono pronunciare perché altrimenti ti querelano per "onore al prestigio del capo dello stato", nemmeno in parlamento possono nominarlo. 
Dovrebbe essere super partes, dovrebbe essere una sorta di garante. 
Ma l'unica cosa che sembra garantire è la devastazione nazionale...
Rosanna Carpentieri


Nessun commento:

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...