mercoledì 9 settembre 2015

Veemente il documento di Rosanna Carpentieri all'Alto Calore nella qualita' di coordinatrice del Comitato sangiorgese Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia

L'Alto Calore lascia nuovamente senz'acqua buona parte degli utenti dell'Area del Medio Calore


A San Giorgio del Sannio e paesi contermini è andata via nuovamente l'acqua nelle case e per molte ore nella giornata di ieri (oltre alla ormai ordinaria chiusura serale...).
A denunciare pubblicamente il fatto, annunciando il mancato pagamento delle prossime fatture emesse dall'Alto Calore, è Rosanna Carpentieri, in proprio e nella qualità di coordinatrice del Comitato sangiorgese Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia.


"Data la sequela ormai ingestibile - scrive - di disservizi idrici (abbiamo dovuto usufruire dell'autocisterna dei Vigili del Fuoco per la pulizia dei servizi igienico-sanitari!) e nonostante le continue e sistematiche violazioni della Carta dei Servizi già contestate all'Alto Calore e segnalate all'Autorità di controllo per i Servizi Idrici, l'Alto Calore ha osato emettere fattura come se nulla fosse (sic!)

Il rapporto tra il gestore dei servizi idrici e gli utenti è sinallagmatico e per questo la fattura dei servizi idrici per il periodo settembre-novembre 2015 e le successive, qualora dovessero persistere gli immotivati disservizi imputabili ad Alto Calore, non sarà pagata nè dalla scrivente nè dagli aderenti al comitato civico, che non intendono più fare beneficenza al gestore del servizio idrico".


La presente comunicazione-diffida inoltrata all'Alto Calore, al sindaco bla bla bla di San Giorgio del Sannio e all'Autorità di Controllo del Servizio Idrico, viene data agli organi di stampa perchè abbia ampia diffusione presso la cittadinanza sporca e assetata.
Con la più ampia di riserva di tutela, compresa una imminente class action,

Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia in San Giorgio del Sannio

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Comune di San Giorgio del Sannio <news@comune.sangiorgiodelsannio.bn.it>
Date: 7 settembre 2015 15:54
Oggetto: Comunicato del Sindaco sul guasto idrico
A: altravocedelsannio@gmail.com
Al fine di ridurre al minimo il disagio alla cittadinanza il Sindaco già dalle prime ore dell'alba è in continuo contatto con l'Alto Calore Servizi e proprio dall'ultimo colloquio telefonico  con le maestranze si è appreso che il ritorno alla normalità per l'erogazione dell'acqua è previsto tra qualche ora.


Alla risposta dell'Autorità di Controllo per i Servizi Idrici è stato attentamente replicato sulla inottemperanza da parte dell'Alto Calore s.p.a. anche all'obbligo giuridico di rispondere ai reclami dell'utenza e si è insistito nel chiedere l'adozione di atti di sanzioni e di enforcement, compresa la revoca dell'appalto ad Alto Calore s.p.a. !

La cittadinanza è invitata ad aderire, inviando alla redazione del comitato (altravocedelsannio@gmail.com) una mail con scritto nell'oggetto: ADERISCO! e nel corpo: "Sono nome...cognome...residente ...e mi impegno a versare nella data e alla persona che che mi sarà indicata 1 euro per il versamento del contributo unificato per Ricorso avverso Alto Calore s.p.a.
Frattanto, sospendo il pagamento delle bollette al gestore del servizio idrico, se ancora tale si può definire. 
Firma...."

INFORMAZIONE SULL'INFORMAZIONE:

Anche in pieno inverno, emergenza idrica a San Giorgio del Sannio


sabato, 29 agosto 2015


Disservizi nell' erogazione idrica, i cittadini avviano la «class action»


I comuni di San Nicola Manfredi e San Giorgio del Sannio contro l' Alto Calore. Acqua, il Codacons chiede alla Procura di indagare per accertare le responsabilità derivanti dai disservizi per la fornitura idrica. È stata avviata, perciò, una sottoscrizione per l' esposto-denunzia contro l' Alto Calore, e già sono tantissime le firme raccolte, da inoltrare alla Procura della Repubblica, ai Comuni di San Nicola Manfredi e San Giorgio del Sannio, allo sportello del consumatore, alla Regione, all' Autorità di Ambito Calore-Irpino e alla prefettura. L' invito e diffida all' Alto Calore è teso in primis ad assicurare la continuità del servizio di fornitura idrica per i centri di San Nicola Manfredi e San Giorgio del Sannio e anche a far in modo che l' azienda si astenga dall' applicare il nuovo aumento tariffario e anche la modalità retroattiva per la fornitura idrica in ragione del gravissimo disservizio denunziato relativamente ai consumatori dei Comuni interessati. Numerosi abitanti oramai da diverse settimane si recano presso la sede dell' associazione Codacons lamentando il reiterarsi di improvvise e prolungate interruzioni o eccessive riduzioni della fornitura idrica, a qualsiasi ora del giorno e della notte, anche per giorni interi. «A causa delle continue interruzioni – è scritto nell' esposto – gli utenti lamentano come si verifichi la contabilizzazione dei consumi non corrispondente a fornitura di acqua a causa della sola circolazione di aria nelle condutture. Nei casi in cui viene garantito il servizio, la pressione dell' acqua risulta inadeguata a garantire l' uso sufficiente alle esigenze delle famiglie servite e talmente bassa da creare potenziali pericoli per il funzionamento degli apparati domestici, come le caldaie, non attivabili a causa della pressione idrica insufficiente. L' assenza di acqua soprattutto nella fascia oraria dalle 21 alle 8 del mattino determina l' impossibilità per gli utenti di fruire di vantaggiose tariffe notturne previste per la fornitura elettrica, come per l' accensione di lavatrici». «Nonostante il gravissimo disservizio consistente nella prolungata e improvvisa interruzione della fornitura – viene altresì evidenziato nel documento – l' Alto Calore ha persino aumentato le proprie tariffe a decorrere da luglio. Il Comune di San Nicola Manfredi, con provvedimento di giunta municipale, ha contestato l' applicazione di tale aumento unitamente ai disservizi». 

Da Ottopagine del 1 gennaio 2015

Capodanno senz’acqua, polemiche sugli avvisi


Il 2015 inizia come si era concluso l’anno appena salutato. I disservizi idrici più volte verificatisi nel corso del 2014 si riverberano nel nuovo anno con l’ormai tradizionale corollario di polemiche. Dalla serata del 31 dicembre i rubinetti sangiorgesi hanno cominciato ad inaridirsi, restando del tutto inespressivi nelle ore della notte e fino alla mattinata seguente. Stesso copione nella giornata di Capodanno. Ma anche la ripresa della fornitura non era immune da problematiche. La scarsa portata delle condutture rendeva in molti casi difficile l’utilizzo degli impianti termici, proprio nelle ore di maggiore rigidità del clima. Inevitabili le lagnanze degli utenti, già provati dai precedenti, numerosi casi di disservizio. C’è chi sceglie la lamentela «stradale» o da bancone, trovando nel barista danneggiato il primo sodàle. E chi invece opta per i canali istituzionali, consultando i siti internet degli enti per avere delucidazioni. Una strategia, quest’ultima, frustrata dal grave ritardo con il quale Alto Calore, e di conseguenza il Comune sangiorgese hanno informato la cittadinanza delle difficoltà in corso e delle relative cause. Soltanto nella giornata di ieri infatti sul sito dell’ente locale è comparso il seguente avviso che richiamava la nota diramata dalla società di servizi: «Causa notevoli assorbimenti idrici causati dalla rottura di misuratori per temperature rigide giorni scorsi, nonchè fermo elettropompe centrale di sollevamento di Cassano Irpino per guasto Enel, e fermo impianto di Montoro, erogazione idrica è intermittente. Si prevede la normalizzazione nei prossimi giorni». Un insieme di inconvenienti sarebbe dunque all’origine dei problemi riscontrati. Una versione che non risparmia il Consorzio idrico e lo stesso Comune dalle critiche del «Comitato sangiorgese per la trasparenza e la democrazia»: «Di notte e sino alle 8-9 del mattino - rileva Rosanna Carpentieri - San Giorgio del Sannio, senza preavviso, è pra­ticamente senza un filo di acqua. Siamo a secco! A nome del comitato «Cittadini per la trasparenza e la democrazia» vorrei stabilire un proficuo contatto con il comitato «H2O». Decidiamo, con la massima partecipazione della cittadinanza, il da farsi: in primis una causa risarcitoria contro Alto Calore, s.p.a. del disservizio idrico, con sospensione del pagamento delle bollette non dovute per un servizio inesistente o a singhiozzo, nonchè una inevitabile manifestazione di protesta per le vie del paese. Ancora non è stato chiarito - conclude Carpentieri - chi e che cosa rappresenti il sindaco di San Giorgio a fronte di simili problematiche e quale sia il ruolo effettivo di Maria Lucia Chiavelli nel Cda Alto Calore». Analoghe segnalazioni sono giunte nella giornata di ieri anche da cittadini di Calvi alle prese con identici problemi.

1 commento:

Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia ha detto...

....ho appreso che l’europarlamento dichiara l’acqua un diritto umano ed esclude i servizi idrici dal TTIP.
Ma di quale diritto parliamo a San Giorgio del Sannio (BN) se l'Autorità di Controllo sui servizi idrici non sanzionerà quanto prima il gestore locale dei servizi idrici, revocandogli magari l'appalto ?
Non si possono ignorare i disservizi annosi, l'inosservanza annosa della Carta dei Servizi, lo stato delle condutture, l'assenza di investimenti ed i previsti aumenti tariffari.
Non si possono ignorare le differenze abissali tra le condizioni all'epoca di vincita dell'appalto e quelle attuali che di tutto ci consentono di parlare, fuorchè di un "gestore di un servizio idrico"...
Scrivete, previo reclamo succinto all'Alto Calore, all'Autorità di Controllo inoltrando specifiche richieste.
Questa è l'email, usatela! idrico.aeeg@pec.energia.it

Rosanna Carpentieri

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