martedì 4 marzo 2014

Mattanza di tigli secolari a San Giorgio del Sannio



 "Anche se mi avete mutilato e ferito io conosco il cielo...e sono testimone muto, indifeso ma maestoso delle vostre meschinità." Il tiglio


Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento

Al Popolo degli Alberi CONALPA

Al Comando Generale della Guardia Forestale

e p.c. Al Comune di San Giorgio del Sannio

Oggetto: Denuncia ambientale e comunicato stampa

Ennesimo scempio che amministratori insensibili e privi di scrupoli (giunta Ricci Claudio) hanno permesso a San Giorgio del Sannio (BN). 
Proprio sul più famoso social network internazionale, Facebook, moderna agorà dell'antica Grecia e sede di mobilitazione del Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia, coordinato dall'ambientalista attivista indipendente Rosanna Carpentieri, è partita la relativa denuncia ambientale.


Le domande sono: a chi dava fastidio la chioma naturale e l'ombra odorosa dei tigli, bene comune dell'intera cittadinanza, testimonianza di ben altro amore per la natura dei nostri antenati che li hanno impiantati? 
Il sindaco Ricci sapeva che quei tigli rientrano nelle tutele previste per le alberate storiche di particolare interesse paesaggistico e ambientale? Ma, soprattutto: chi si è appropriato abusivamente della legna risultante dalle efferate mutilazioni ? Chi è il "biomassaro" della mattanza in oggetto, plateale esempio di barbarie, violenza e ignoranza ? 
Forse il nostro sindaco e gli amici dell'Ufficio Tecnico comunale ?
Perchè nessuno si è incatenato ai tronchi impedendone la capitozzatura selvaggia di queste creature maestose e indifese?
Alcune indagini le delegheremo alle autorità, altre continueremo a farle in proprio, con l'invito a portare nel prossimo consiglio comunale di questa masnada di picari ignoranti e incompetenti, forse finanche in malafede,...una bella motosega.

Ovvero l'arma del delitto con cui è giusto, ormai, chiedere giustizia !
Intanto chiediamo ai veri amici della natura, ai veri agronomi e ai veri forestali di diffondere in ogni sede questo crimine e di supportarci nella nostra protesta a difesa della vita e della bellezza.


Esistono leggi che tutelano gli alberi monumentali ed una che addirittura impone al comune di censirli .Ma San Giorgio del Sannio non è il paese del verde e della legalità ! Ci riferiamo in particolare alla Legge 10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, che all’art. 7  riporta le “disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale”.
Nei sei mesi precedenti l’entrata in vigore della legge, il comune di San Giorgio avrebbe  dovuto aver censito gli alberi monumentali del proprio territorio e aver fatto pervenire l’elenco alla Regione, la quale, a sua volta ed entro i sei mesi seguenti, lo avrebbe dovuto inoltrare al Corpo Forestale dello Stato e renderlo pubblico sul sito internet istituzionale.
Niente di ciò è stato fatto dall'amministrazione sangiorgese che invece, nell'imminenza della primavera, quando ormai le gemme fogliari erano pronte a dischiudersi ha pensato di far capitozzare le suggestive alberate di tigli di viale Spinelli e Via dei Sanniti !
E speriamo che in questa ignobile follia barbarica risparmino le sofore !
Ma chi sono questi pseudo agronomi, questi forestali ignoranti che hanno mutilato tutta la chioma dei tigli, causandone l'indebolimento se non la morte prossima? La capitozzatura sono ormai 35 anni che la comunità scientifica (quella vera, non quella dei cialtroni sangiorgesi) la esclude dalle pratiche di corretta potatura di un albero, che non può ridursi ad un palo artificiale o a un antiestetico e malaticcio appendi abiti. Rendo noto che ho informato in data 3.3.2014 il corpo forestale dello stato Sez. di San Giorgio del Sannio, denunciando in particolare la violazione della legge n.10/2013 , l'omesso rilascio del parere obbligatorio e vincolante previsto dalla legge per qualunque modifica significativa della chioma degli alberi, e chiedendo accertamenti su che fine abbia fatto la legna risultante dal massacro.La ditta incaricata pare sia invece di Cucciano ed a tanto si sono prestati pseudo agronomi e forestali per un miserrimo appaltuccio ! Vergogna ! Vi invitiamo a contattare in tanti questo numero di servizio della sez.forestale di San Giorgio (3387807234) registrando il messaggio dettato in segreteria...oppure a farvi mettere in contatto diretto col Comando Provinciale tramite il 1515.Ancora una volta, la locale caserma dei carabinieri è come se non ci fosse  e neppure abbiamo visto l'attivazione del referente territoriale del Forum SALVIAMO IL PAESAGGIO, DIFENDIAMO I TERRITORI.
Malgrado più di 35 anni di letteratura che ne spiegano i pericolosi effetti, la capitozzatura rimane una pratica diffusa quanto l'inestirpabile ignoranza dei nostri amministratori.
La struttura naturale delle branche di un albero è un prodigio. Gli alberi hanno una moltitudine di forme e dimensioni finalizzate fondamentalmente ad una ottimale captazione della radiazione solare. Il risultato è l’infinita varietà di architetture che definiscono l’identità di ogni specie arborea e che costituiscono il carattere fondamentale della bellezza di ogni albero. 
Un albero capitozzato ha irreversibilmente perso la sua naturale architettura.
Ma non solo. 
Un albero capitozzato è vulnerabile e predisposto a rotture e può essere pericoloso. Dal momento che la capitozzatura è riconosciuta come una pratica inaccettabile di potatura, ogni danno causato dalla caduta dei rami può essere riconosciuta come negligenza presso un tribunale.

In virtù di tale scempio dagli esiti forse infausti San Giorgio ha perso l'ultimo residuo di verde pubblico ed una suggestiva galleria ombrosa e odorosa, per cedere il posto al torrido asfalto e all'invivibile traffico.

E' questa la tutela del verde dell'attuale giunta ?

L'amministrazione Ricci non vede l'inquinamento e i ROVI sui marciapiedi, ma ha pensato male, malissimo, di amputare (forse con conseguenze irreversibili) senza il barlume di una motivazione logica e ragionevole, l'alberata di tigli di via dei Sanniti e del Viale Spinelli; forse, per scroccare biomassa da ardere gratis ? 
E' quanto accerteremo con e senza l'ausilio delle autorità competenti.

Quei tigli non sono del sindaco o dell'ufficio tecnico comunale, sono beni comuni, di TUTTI  NOI  !
E' INDISPENSABILE, pertanto, LA COESIONE DEI CITTADINI PER LA TUTELA DI UN TERRITORIO FERITO da colate di cemento come il Fuenti Barletta e da aggressioni continue e sistematiche al nostro già scarno patrimonio ambientale e paesaggistico, tenendo presente che gli alberi non sono oggetti, nè orpelli di arredamento urbano ma complessi ecosistemi viventi; 
che esiste un paesaggio "estetico" da contemplare come tele pittoriche da inventare ma che esso fa tutt'uno con il paesaggio "etico", cioè quello da vivere, coessenziale alla vita umana;
che il nesso primario fra paesaggio e ambiente, “valore costituzionale primario e assoluto” secondo la Consulta, implica il forte legame fra tutela del paesaggio e tutela della salute, sia fisica che mentale.


S'i' fosse foco, ardere'i' l mondo;
s'i' fosse vento lo tempestarei;
s'i' fosse acqua i' l'annegherei;
s'i' fosse Dio, mandere il' en profondo...

se io fossi la forza di quegli elementi che hanno generato il mondo: FUOCO - ACQUA- VENTO - DIO, vorrei potere, in men che non si dica, ridare dignità a questa nostra Terra e giustiziare quanti la deturpano, l'offendono, la mutilano o, peggio, la monetizzano, ignorando che gli alberi sono modelli di fierezza etica e che giù nel profondo, al centro molecolare della vita, noi siamo essenzialmente identici agli Alberi.

Rosanna Carpentieri



 Informazioni sul video: http://youtu.be/H6PfnF7KxS0

L'amministrazione Ricci non vede l'inquinamento e i ROVI sui marciapiedi, ma ha pensato di mutilare (forse con conseguenze irreversibili) l'alberata di tigli di via dei Sanniti e del Viale Spinelli, per scroccare biomassa gratis... Quei tigli non sono del sindaco o dell'ufficio tecnico, sono di TUTTI !
Le domande sono: a chi dava fastidio la chioma maturale e l'ombra odorosa dei tigli, bene comune dell'intera cittadinanza, testimonianza di ben altro amore per laa natura dei nostri antenati che li hanno impiantati? Sapevano che quei tigli rientrano nelle tutele previste per le alberate storiche di particolare interesse paesaggistico e ambientale? 
Ma, soprattutto: chi si è appropriato abusivamente della legna risultante dalle mutilazioni ? Chi è il "biomassaro" della mattanza in oggetto, plateale esempio di barbarie, violenza e ignoranza ? 
Forse il nostro sindaco e gli amici dell'Ufficio Tecnico comunale ?
Perchè nessuno si è incatenato ai tronchi impedendone la capitozzatura selvaggia di queste creature maestose e indifese?
Alcune indagini le delegheremo alle autorità, altre continueremo a farle in proprio, con l'invito a portare nel prossimo consiglio comunale di questa masnada di picari ignoranti e incompetenti, forse finanche in malafede,...una bella motosega.Ovvero l'arma del delitto con cui è giusto, ormai, chiedere giustizia !
Intanto chiediamo ai veri amici della natura, ai veri agronomi e ai veri forestali di diffondere in ogni sede questo crimine e di supportarci fattivamente nella protesta.Grazie.

P.S. L'ex parlamentare sangiorgese trombato alle pregresse primarie del PD e dunque, tornato all'ovile del suo feudo in cui è stato da sempre puparo più o meno occulto, osa con cinismo fraudolento e irresponsabiità falsificatoria, dire sul suo giornalino di paese: "Lasciateci al verde!".
Ma di quale verde parla ? Di quello inesistente a San Giorgio del Sannio, paese immolato alle speculazioni edilizie, alle continue cementificazioni di ecomostri, scatolame per sardine umane e squallidi capannoni , spesso abusivi , nel 90% dei casi non a norma di legge e comunque, del tutto incompatibili col paesaggio naturale e umano circostante ?
Noi preferiamo ricordarci l'ex onorevole al taglio dei nastri per le inaugurazioni di tali scempi ! 
Noi abbiamo memoria storica del cinquantennio democristiano sangiorgese.

SEGUE...

1 commento:

Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia ha detto...

Il Comune decide l'indebitamento per creare una "villa comunale per gnomi" di 700 mq su un sito contaminato dalla demolizione di un manufatto ex Poste contenente amianto e poi decide la mutilazione dei tigli secolari di due strade!
Abbiamo la follia al potere a San Giorgio del Sannio !
Senza alcuna motivazione(se non quella verosimile di qualche scambio di favori !) si è decretata la decapitazione di alberi sanissimi e secolari, fondamentali per la salute pubblica per l'azione anti inquinamento che naturalmente svolgono sul viale Spinelli e Via dei Sanniti altamente congestionate dal traffico cittadino,in un paese soffocato dallo smog e dal cemento e, soprattutto, che ha standard di verde pro-capite molto al di sotto delle medie nazionali ed europee.
Questo modus operandi inoltre è illegale in quanto in assoluto contrasto con la legge n.10/2013 nota per la salvaguardia degli alberi monumentali che promuove non solo la tutela del verde urbano esistente ma anche il suo INCREMENTO a carico dei Comuni.
Per quanto sopra rappresentato il Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia chiede l'intervento urgente della Forestale e della Regione sia per perseguire l'illecito capitozzamento, oltre tutto in epoca primaverile, sia in ordine all'urgenza di applicare la legge n.13 del 2013 alle due alberate storiche sangiorgesi.
Rosanna Carpentieri

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